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Floriterapia
I fiori di Bach servono per riequilibrare, apportando la vibrazione che in quel momento è disarmonica e permettendo al sé di esprimerla correttamente. Trasformando un disagio in una potenzialità.
Indirettamente la
Floriterapia armonizza
molti sintomi e malattie del corpo quando questi sono legati a cause che
partono dall’ anima (cosa che è nella maggior parte dei casi) . Lo stesso
Edward Bach in merito a ciò dice: “Non esiste guarigione che non è accompagnata da un atteggiamento mentale diverso, da tranquillità e felicità interiore”.
Secondo l’Antica Medicina Orientale ogni organo contiene il suo sentimento; L’ Energetica, che da questi concetti ha tratto le sue radici, chiede oggi di vedere l’essere umano nella sua totalità spirituale, psicologica e fisica.
Una tra le ipotesi più accreditate sul funzionamento dei rimedi floreali è quella omeopatica, che, basandosi sul concetto del “simile che cura il simile”, sostiene che ogni fiore ha un determinato carattere, proprio come una persona: cosi Impatients, sarà impaziente; Oak, è forte e resistente, e via dicendo.
Riportando l’equilibrio tra mente e corpo si ha una armonizzazione dell’individuo, sempre più sintonizzato a ricevere le energie universali e quindi sempre più in uno stato di benessere e salute.
Circa la preparazione dei rimedi:I fiori
sono di origine inglese, raccolti alla stato selvatico, in zone isolate e non
inquiniate. Si riempie d acqua pura una ciotola o contenitore di vetro
sottile. Si raccolgono i fiori al momento della massima fioritura in un
momento ben preciso della fase lunare, facendo attenzione che la propria
ombra non cada sul
I rimedi di Bach si dividono in sette
categorie:
1.
Paura: tutte le paure della vita , dalla
paura maggiore (ad esempio quella di morire) a quella minore (ad esempio
quella per gli altri).
2.
Incertezza: il dubbio che impedisce l’ azione
positiva, dalla incertezza maggiore, (il proprio valore come esseri umani) ,
a quella minore (ad esempio la scelta della propria attività).
3.
Insufficiente interesse per il presente: lo potremmo
definire con il termine moderno di alienazione.
4.
Solitudine: sia per chi l’ha scelta come stile di
vita, sia per chi la subisce senza comprenderla.
5.
Ipersensibilità alle influenze e alle idee: sia per chi
non contraddice le idee altrui, sia al contrario per chi non tollera opinioni
diverse dalle sue.
6.
Scoraggiamento e disperazione: che vanno
dalla mancanza di fiducia in se stessi fino all’ arrendersi alla vita.
7.
Cura e attenzione eccessiva verso gli altri: sia per chi
si occupa maniacalmente dei bisogni altrui, sia per
chi si occupa solo della propria disciplina di vita.
I fiori di Bach, insieme a quelli Californiani,
Australiani, dell’Alaska… agiscono sul
nucleo emozionale in maniera sempre dolce e rispettosa della volontà della
persona nella sua unicità d’Essere,
per questo sono adatti anche ai bambini, agli animali e persino alle
piante.
Edward Bach
E. Bach nacque il 24 settembre del
Tra il 1915 e il 1921 frequentando come
tirocinante gli ospedali si rese conto dell’inefficacia delle cure di allora
e nel contempo osservò le svariate personalità dei vari pazienti fino a
giungere alla conclusione che la loro personalità fosse di ben lunga più
importante della malattia in se stessa.
Decise perciò di dedicarsi al campo
immunologico e allo studio della flora batterica intestinale come indice
della tossicità organica. Ma nel 1917 gli fu diagnosticato un tumore e appena
tre mesi di vita. Il dottor Bach decise di usare il suo tempo per la ricerca
e la forte motivazione gli permise di passare notevolmente quei tre mesi.
Iniziò di lì a poco l’interesse per Hahnemann e
l’Omeopatia.
Tra il 1922 e il 1928 le acquisizioni
omeopatiche portarono nuova linfa ai suoi studi di microbiologia. Ma ancora
Bach non si sentiva soddisfatto. Nel 1928 la ricerca medica si trasformò in
ricerca medico-spirituale: Sentì l’impulso di recarsi in Galles dove trovò le
prime tre piante: Impatients, Mimulus
e Clematis.
Egli comprese che il fiore è il messaggero,
attraverso i suoi colori, la sua forma, il suo profumo di un’ispirazione, è
l’espressione concreta di una virtù di cui è portatrice in potenza la pianta
di cui fa parte.
In seguito, sempre con fervente entusiasmo,
scoprì gli altri rimedi fino a giungere agli attuali 38 rimedi floreali.
Scomparve il 27 novembre del 1936,a Sotwell.
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