CICLI PLANETARI
L’Astrologia va presa come un gioco, da comprendere e
provare. Il linguaggio che utilizza è fortemente
simbolico e parla attraverso archetipi umani delle antiche popolazioni che
formularono questa disciplina.
Nel cielo , da un
punto di vista geocentrico, si possono vedere i vari pianeti e il sole muoversi
in lenti o veloci danze che scandiscono i tempi della vita e dell’intera
generazione umana.
Quando un bambino nasce, nel primo reale
atto di indipendenza dal grembo materno, il primo
respiro, le energie dei pianeti nello zodiaco si imprimono nel corpo energetico
dell’individuo, creando una griglia energetica, di tensioni e aree più o meno dense, che influenzerà la
formazione e la realizzazione del carattere di quel particolare individuo nella
sua relazione con il cosmo e la vita.
La carta natale
con i suoi aspetti, le case i pianeti più o meno forti crea una mappa spaziale
del corpo astrale della persona. Una sorta di progetto, un seme, che deve
esprimersi pienamente per raggiungere la sua finalità di incarnazione.
I movimenti successivi al momento della
nascita rappresentano, negli aspetti che fanno con la le
posizioni della carta natale, i transiti : La loro interpretazione e lettura è
fondamentale per aggiungere al modello spaziale della carta natale il vettore
tempo. I transiti ( e le progressioni) infatti
rappresentano lo svolgere nel tempo del progetto, la realizzazione del tempio
dell’uomo.
Un giorno, durante un’esperienza molto
intensa di meditazione, in una fase critica della mia vita, vidi
una cattedrale antica e ancora lasciata in disuso e una voce profonda e
amorevole mi disse: “solo tu puoi essere
la luce della tua cattedrale”.
Io credo che la costruzione del tempio sia
questo, il portare la luce nella propria vita, la luce della consapevolezza,
affinché quel progetto divino a cui ciascuno di noi è
chiamato possa realmente realizzarsi.
Lo studio dei transiti è un argomento estremamente affascinante che può essere intrapreso e
compreso solo dopo avere chiarito il significato della propria mappa natale.
I transiti, se letti nel
contesto della propria carta rappresentano, lo svolgimento e
l’evoluzioni di quelle energie interne che avevamo fin dall’inizio nel nostro
tema natale.
Attraverso lo studio dei cicli vitali, rappresentati dai
cicli planetari, possiamo vedere le fasi più importanti della nostra vita
scandite da zone critiche e zone positive. Questo modo di vedere il flusso
vitale è molto più chiaro per coloro che sono addentro
allo studio dei Bioritmi, ovvero allo studio dei flussi delle energie
principali del nostro essere , specialmente nelle tre aree principali ( I tre
cervelli di cui parlava Gurdjeff) motoria, emozionale
e intellettiva.
I cicli più interessanti
, in quanto abbastanza lunghi da essere considerati strutturanti la vita
individuale sono i cicli di Giove, Saturno e Urano.
Legati tra loro in modo vicendevole secondo questo
rapporto:
Ciclo di Giove . 12
anni: Ovvero ogni tre anni giove entra in aspetto critico con la sua posizione
natale. Il ciclo di giove rappresenta l’atteggiamento di espansione ottimistica
nella vita, e di realizzazione sociale.
Ciclo di Saturno. Circa 29
anni e mezzo: ogni sette anni Saturno è in quadratura o opposizione rispetto
alla sua posizione natale. Il ciclo si Saturno ha a che fare con la
strutturazione dell’io e le prove karmiche
nella vita.
Urano ha un ciclo di 84
anni considerabile come quattro fasi di 12 anni ciascuno, e rappresenta
l’intera esistenza umana con le sue fasi critiche di abbandono delle strutture
e attrazione verso la libertà è l’indipendenza.
I successivi due pianeti transaturniani, ovvero Nettuno e
Plutone offrono solo in parte un’esperienze nella vita dell’individuo, in
quanto che i loro cicli sono così lunghi che nel corso della propria vita una
persona può sperimentare solo il passaggio di questi due pianeti in una parte
ristretta del suo cerchio zodiacale.
I pianeti lenti sostano molto tempo in un
segno e nella casa retta da questo, ciò implica che
l’esperienza che essi rappresentano si instaura nella vita della persona per
un tempo sufficiente a integrarla nel
proprio essere. Ad esempio Saturno sosta in un segno zodiacale per ben due anni
e mezzo, e data la sua natura restrittiva e coercitiva in questo
arco di tempo l’individuo impara a regolare e a strutturare il suo io in
relazione al pianeta e alla zona indicata nella sua carta natale.
Attualmente (siamo al 14 aprile 2008) per esempio
Saturno si trova a quattro gradi in vergine : questo implica un periodo
veramente fondamentale per le persone della vergine o per chi ha forti valori
verginei ( come l’ascendente o pianeti importanti nel segno) in quanto che
saturno si aspetta con il loro sole in una congiunzione. Tutte le congiunzioni
ai pianeti personali rappresentano l’inizio di un nuovo ciclo vitale e la fine
di quello precedente. Quindi i nativi della Vergine stanno subendo la fine di
un ciclo in cui c’è stato in qualche modo una
definizione strutturale del loro sé.
Purtroppo la percezione della congiunzione
è soprattutto quella della fine di un parte importante della propria vita. Il
sentire l’inizio di una nuova fase avverrà più tardi, tra qualche anno, quando
i nuovi valori e le nuove strutture saranno definite.
Diversa è la posizione dei nativi del
segno dei Pesci ( che si oppone al segno della
Vergine). Qui Saturno si trova non congiunto, ma opposto al Sole. Ciò implica
che le persone dei Pesci sono in piena fase critica di un ciclo cominciato ben
quattordici anni prima ( Ovvero quando Saturno si
congiungeva al loro Sole). Un’opposizione è sempre duplice: infatti
il progetto del sé cominciato quattordici anni fa, viene perfettamente messo a
fuoco e così gli errori di valutazione o le scelte
corrette producono i loro risultati . Questo è infatti
un momento in cui l’individuo raccoglie i suoi successi personali o vede la
fragilità e la precarietà del suo obbiettivo.
I cicli planetari con il loro scorrere e interaspettare le posizione
planetarie della carta natale rappresentano in definitiva lo svolgere delle
dinamiche umane e quel muoversi verso il destino che è proprio della vita.
Cinzia Lippolis
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